Cardinale italiano. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, prese gli
ordini ecclesiastici. Fu dapprima segretario di monsignor Martini, poi prelato
domestico di Gregorio XVI, quindi riorganizzatore dell'istituto di San Michele.
Passato in seguito in diplomazia, nel 1845 diventò nunzio in Baviera col
titolo di arcivescovo di Nisibi. Si trasferì a Roma, su invito del papa
che gli affidò l'incarico di protesoriere. Durante la prima guerra
d'indipendenza, fu inviato dal papa a Vienna per proporre, senza successo,
trattative di pace. Seguì Pio IX nella sua fuga a Gaeta; al ritorno a
Roma dopo la caduta della Repubblica romana
M. diventò
amministratore dell'ospedale di Santo Spirito, e ricevette altri importanti
incarichi finanziari. Nel 1852 fu nominato prima cardinale e poi vescovo di
Iesi. Importante fu il suo ruolo nel Concilio Vaticano I, dopo il quale fu
destinato alla diocesi di Bologna. In seguito si trasferì di nuovo a
Roma, incaricato della sede suburbicaria di Albano (Roma 1805-1879).